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Viaggio di istruzione a Cracovia e Auschwitz
Dal 31 marzo al 3 aprile ci siamo recati a Cracovia come viaggio di istruzione. Il viaggio è iniziato in aeroporto, quando le nostre due classi, la 5D e la 5BL si sono incontrate di fronte alla libreria con i proff. Impalà, Pangallo e Ciacci.
Siamo arrivati a Cracovia in tarda mattinata e un autobus ci ha portato in hotel. Dopo aver depositato le valigie in albergo ci siamo diretti subito al quartiere ebraico, il Kazimier, dove nella piazza principale, spesso animata da mercatini, abbiamo pranzato. Al centro della piazza c’era una struttura circolare con tanti chioschi che offrivano il tipico street food di Cracovia: la Zapiekanka, una baguette che da molto semplice, formaggio e funghi, poteva diventare più elaborata, con la salsiccia, o insaporita da salse. La prima sera siamo andati ad un pub, tutti insieme, è stato molto divertente.
Il secondo giorno ci siamo incontrati con la guida, Agnieszka, sotto all’hotel e insieme a lei siamo partite alla scoperta di Cracovia. La prima tappa è stata il castello di Wawel, ci siamo diretti a piedi in cima alla collina su cui il castello era stato edificato. La guida ci ha raccontato di una leggenda molto interessante che narra di un drago che viveva in una grotta sotto la collina. E’ stata fatta anche una statua.
Dopo aver visitato l’interno del castello, la visita è proseguita con la Cattedrale di Wawel e la basilica Mariana. Siamo andati anche al museo Czartoryski dove abbiamo visto la famosa “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci.
Era il primo aprile. E cosa si fa il primo aprile? Ovviamente il pesce d’aprile. E le nostre due classi ci sono cascate in pieno: durante il tempo libero impiegato per il pranzo i proff. ci hanno infatti scritto un messaggio dove comunicavano che l’hotel non avrebbe avuto l’acqua corrente fino all’indomani. Inutile negare che si è subito scatenato il panico, tant’è che c’era chi voleva comprarsi le casse d’acqua al supermarket. Quando ci hanno svelato la verità al pomeriggio ci siamo fatti una grande risata. (Tranne chi voleva comprarsi le casse d’acqua)
La serata si è conclusa in maniera del tutto inaspettata, si può dire che l’abbiamo fatto noi studenti lo scherzo, visto che li abbiamo trascinati in discoteca.
Il giorno seguente abbiamo incontrato nuovamente la nostra guida e ci siamo recati nella zona universitaria della città di Cracovia, dove abbiamo visitato il Collegio Maius che, fondato nel 1364, è l’edificio universitario più antico della Polonia. Alla fine del '400, anche Niccolò Copernico è passato per questa prestigiosa università e ancora oggi è conservato il manoscritto originale del “De Revolutionibus orbium coelestium” nel quale lo scienziato polacco sosteneva la teoria eliocentrica. Nel pomeriggio ci siamo diretti verso il quartiere ebraico, dove abbiamo visitato una delle sinagoghe di Cracovia e il cimitero annesso. Finita la breve visita siamo andati verso la fabbrica di Schindler, dove è stato girato il film Schindler's List, ma purtroppo non siamo entrati perché non avevamo la prenotazione e la fila per entrare era notevole quindi abbiamo optato per il ritorno in hotel. La sera siamo andati a letto abbastanza presto perché il giorno seguente ci aspettava la tappa più importante del viaggio: i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
La mattina siamo partiti presto per essere puntuali all’ingresso del campo e arrivati abbiamo incontrato le nostre due guide, una per classe. La visita è iniziata nel campo di concentramento di Auschwitz, il quale non ha bisogno di presentazioni perché è il luogo simbolo del massacro che si è consumato nei confronti della popolazione ebraica durante la seconda guerra mondiale. Il campo di Auschwitz presenta molte sale dove vengono ricordate le vittime dell’olocausto e non solo, perché l’odio nazista non era rivolto solo verso gli ebrei. Tutte le sale che abbiamo visitato si raccontavano da sole, attraversarle suscitava riflessioni e pensieri in tutti noi. La visione di tutte le scarpe e i capelli conservati è stata molto impattante, ma il momento che più ha fatto rabbrividire è stata l’entrata nei forni crematori e nelle camere a gas. Conclusa la visita ad Auschwitz, ci siamo spostati con l’autobus al campo di sterminio di Birkenau, un immenso campo del quale si poteva vedere l’inizio, ma non la fine. Appena entrati ci siamo diretti al memoriale situato alla fine dei binari. In seguito abbiamo visitato una delle baracche nei quali i prigionieri "alloggiavano”, grazie all’esaustiva spiegazione della guida sulle condizioni igieniche e sulla quantità di persone che dovevano dormire in quei posti, ci siamo resi conto di ciò che avevano dovuto subire i deportati. I due campi differiscono per dimensioni e anche per le funzioni che svolgevano, ma in comune hanno il silenzio che regna durante la visita, un silenzio che non è imposto ma che nasce spontaneamente dalla commozione e dal rispetto dei visitatori.
Conclusa la visita, tutti noi abbiamo capito che si è trattato di tappa necessaria sia per il nostro percorso scolastico sia per il nostro percorso di vita.
Nel pomeriggio siamo andati in aeroporto per prendere l’aereo che ci avrebbe riportato a Bologna.